23 novembre 2009

Pierre Dimmi la Verità!





“Pierre dimmi la verità!

Voglio sapere tutto
dimmi la verità
domanda stupida e grandiosa....”
(....Rue de Seine, Jacque Prévert)



Ho bisogno di verità! La esigo da me, da chi mi sta vicino e da quelli che stimo. Quando la cerco è come una pallina impazzita: schizza da tutte le parti, ruota, salta e fugge via.
Io sono ferma, in piedi, lo sguardo fisso: so guardare una persona negli occhi. Ma non capisco perché l'altro inizia a nascondersi, diventa quella pallina. Ma da chi fugge?
Meraviglioso è che il mio essere lì, presente, con il cuore pulsante, non sia un motivo sufficiente per l'altro per uscire dal nascondiglio.  Per trovare il coraggio. L'empatia  non funziona in questo caso, però funziona la logica. Quando sono le azioni a parlare, a smascherare una bugia... beh allora sì, allora la pallina è all'angolo. Finalmente arriva....la verità!
E chissà uno come se l'aspetta! Grande, potente, dilaniante. Invece è silenziosa.
Vieni sommerso da un argenteo silenzio catartico. Sembra un incantesimo.
Continuo a restare in piedi e a guardarla, sono quasi affascinata.
Mi viene da ridere.  Ora che so, mi domando: “Cosa me ne faccio di  una verità che mi sta davanti senza dire nulla? E della pallina, che invece continua a nascondersi?” Ora poi cerca riparo nella logica....arrivano le giustificazioni.
Di nuovo il fatto che i tuoi occhi dicano tutto quello che stai provando, sembra non sia sufficiente per scoraggiare ulteriori bugie.
“L'ho fatto per Te!”
“Volevo proteggerti”
“Non volevo farti soffrire”
A questo punto mi sento insultata! Giocare con la pallina non m'interessa più.
La mia strada si separa dalla sua traiettoria perversa perché la verità quando ce l'hai davanti devi usarla.
Ora sono come il protagonista di un romanzo fantasy. Devo iniziare un'avventura perché qualcuno mi ha portato via qualcosa, e come in ogni storia che si rispetti devo andare a riprendermelo: devo recuperare qualcosa di vero.
Una bugia è uno spreco, è come vivere nel buio! Qualcuno scriveva che “i giorni che muoiono possono tornare, ma se questa breve luce muore noi dormiremo un'unica notte senza fine”. Dirsi bugie è stare al buio, è vivere in un mondo perfetto in cui tutto è falso.
No, grazie! Sono grande abbastanza, per volere la verità! Anche se le mie gambe tremano, non voglio essere protetta!
Voglio qualcosa di vero accanto! Anche solo per un attimo, anche solo per due giorni.  Il resto sono solo debolezze che m'imprigionano in una vita squallida.
Pierre dimmi la verità!
Pierre dimmi la verità!




Rue De Seine

Rue de Seine: le dieci e mezza
di sera
là, sull'angolo, c'è un uomo
che barcolla.. è un giovane
ha un cappello
un impermeabile
una donna lo scuote...
lo scuote
gli parla
lui scuote la testa
con quel cappello tutto storto
mentre il cappello di lei sta per cadere indietro...
certo son ben pallidi tutti e due
e l'uomo ha una gran voglia di scappare...
di sparire nel nulla... morire...
ma la donna ha una furiosa voglia di vivere
e la sua voce
voce che bisbiglia
non si può fare a meno di sentirla
è un lamento...
un ordine...
un grido...
talmente avida quella voce...
è triste, viva...
un neonato malato che batte i denti su una tomba
in un cimitero, d'inverno...
un uomo le dita schiacciate nella portiera e grida...
una canzone
una frase
sempre la stessa
una frase ripetuta...
senza sosta
senza risposta...
lui l'osserva e i suoi occhi
girano, ruotano, fa certi gesti
con le braccia, annaspa
come un affogato
e quella frase torna
a rue de Seine all'angolo
la donna continua
instancabile...
continua a domandare inquieta
una ferita che non guarisce
Pierre dimmi la verità
Pierre dimmi la verità
voglio sapere... sapere tutto
dimmi la verità
le cade il cappello... Pierre
voglio sapere tutto
dimmi la verità
domanda stupida e grandiosa
Pierre non sa cosa rispondere
è perduto
l'uomo il cui nome è Pierre
ha sulle labbra un sorriso che vorrebbe tenero
e ripete...
Insomma calmati... sei pazza
ma non sa quanto è vero
non vede, non s'accorge
che un sorriso storpia la sua bocca
soffoca
il mondo intero gli si adagia sopra
lo soffoca
è prigioniero
intrappolato dalle sue promesse...
e gli si chiedono i conti... lì davanti
in faccia... una calcolatrice
o una macchina per scrivere lettere d'amore
una macchina per soffrire
lo afferra
si aggrappa a lui
Pierre dimmi la verità.


4 commenti:

  1. Un bellissimo post. Spero ne aggiungerai presto altri così belli.
    Emi

    RispondiElimina
  2. Grazie... i tuoi commenti valgono doppio :-)

    RispondiElimina
  3. ciao darling, complimenti tanti... e un grande abbraccio.
    il mio modesto pensiero sull'argomento è che l'unica verità che si può raggiungere è la propria.
    buona scrittura,

    sonia maria

    RispondiElimina
  4. Grazie Sonia,
    la fregatura è che prima di scriverla devi riconoscerla, e in genere c'è sempre qualcosa che non vogliamo vedere!
    Meno male che ci pensa la vita...;-)

    RispondiElimina