17 febbraio 2010

Stand by me, Ricordo di un'estate.




Stand by Me è un film statunitense del 1986 diretto da Rob Reiner, tratto dal racconto Il corpo (The Body) di Stephen King.

Il regista narra con semplicità e intimità l'avventura di 4 adolescenti, Gordie, Teddy, Vern e Chris, che partono alla ricerca del cadavere di Ray Brower, un ragazzo scomparso tre giorni prima a Chamberlain. I quattro sono spinti alla ricerca dal forte desiderio di riscattarsi e diventare degli eroi agli occhi della comunità. All'inizio sembra che il regista voglia raccontare la storia di una ragazzata, invece ci mostra una storia di formazione. I protagonisti passeranno solo una notte fuori casa, ma al ritorno non saranno più gli stessi perché hanno compiuto un rito di passaggio. Partiti bambini, torneranno adolescenti.

Un film vibrante e commovente che mostra quanto sia acerbo il dolere di chi vive senza figure genitoriali di riferimento, quanto sia facile perdersi e lasciarsi andare quando alle spalle non senti l'amore e il sostegno di una stirpe. La storia più toccante è certamente quella di Teddy. Un ragazzo strano, folle, impazzito all'idea che il padre abbia tentato di ammazzarlo. Accettare questa realtà è impossibile, tanto che trasformerà la figura del padre in quella di un eroe da imitare. Sarebbe disposto ad uccidere chiunque osasse insultare quel suo padre pazzo, quel suo padre eroe.

Il film parla di una grande vuoto, ma al tempo stesso narra la riscoperta della dimensione della ritualità come formula di transizione e sostegno per attraversare le varie tappe della vita.

Gli elementi del rito ci sono tutti: il buio, la paura, il fuoco, lo scontro con gli adulti della tribù, ma soprattutto c'è la morte, quella vera. Di cadaveri questi ragazzi ne hanno tanti davanti agli occhi tutti i giorni: ci sono i genitori, gli insegnanti, i compaesani. Un mondo popolato di gente chiusa nei propri dolori, che non ha nulla da offrire, se non il giudizio e la condanna. Ma quella con cui si confrontano i protagonisti invece è una morte reale. Di fronte ad un cadavere cade ogni atteggiamento puerile, lasciando spazio alla sacralità. Il passaggio dalla paganità dell'infanzia alla sacralità dell'età adulta è un altro elemento della ritualità.

Tematiche profonde che si nascondono dietro la storia di una grande amicizia e di una grande opportunità: quella di farcela a sollevarsi da terra anche quando senti che non ci sono radici a tenerti ancorato in questo mondo. E' dura, ma è possibile farlo. L'importante è che ci sia un po' d'amore, magari quello di un amico, a farti sentire che almeno qualcuno è dalla tua parte (Stand by me).

2 commenti:

  1. film bellissimo e commovente ;_____;

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  2. Si è vero, il film è molto inteso, e la tematica mi tocca particolarmente. Grazie per il tuo commento ;-)

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