Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.
In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.
Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.
It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.
brava bella scelta !!! ciao
RispondiEliminaciao, avevo dimenticato ma questo testo mi aveva colpita molto, attraverso queste parole si può capire cosa abbia spinto e cosa spinga tutt'oggi un uomo come Nelson Mandela.
RispondiEliminapossiamo almeno tentare di avvicinarci, tentare di essere i capitani della nostra anima... almeno tentiamo.
a presto
Cara Sonia,
RispondiEliminaio rileggo spesso le vite dei "Grandi", cioè di quelle persone che hanno compiuto scelte straordinarie.Lo faccio perché così mi ricordo che qualcuno è stato tanto eccezionale e che ci sono modelli più alti a cui aspirare. Spesso ho l'impressione che l'abitudine ai compromessi, alle scelte buoniste, sia quasi una seconda pelle. Francamente a me questo non piace. Allora penso a chi ha saputo cantare fuori dal coro e in quei momenti capisco pure quanto siano importanti i miti.
Ciao
Grazie per il tuo commento.